Kama coi cinghiali

“L’alternatilevolezza”

Agosto. Balla coi cinghiali.

Fa caldo, non manca molto e fra poco tocca a loro. Cazzeggiano nel backstage, tra kilt e cappellini verdi.

“Guarda.”
“Ma che è?”
“Ne ho presi un po’. Lo mettiamo, sembrano veri. Poi a un certo punto ce li togliamo!”
“Sei un pirla.”
“No?! 🙂 ”

Calza tatuaggio.

Jack non riesce a metterlo sul braccio senza grondare all’istante, quindi opta per la gamba.
Il Maestro Dan è persino credibile.
Ale e Larry fanno la loro porca figura.
Tiz mi guarda con l’espressione da “suvvia, i miei capelli non sono già abbastanza bizzarri?”

Salgono sul palco. Io sono in prima fila, mi si avvicina un ragazzo di un gruppo di addio al celibato, addobbato di verde neon: “Ma secondo te, il chitarrista sulla gamba ha tatuaggi veri? Non capisco, ma sono fighi”.

Kama si sfila via i suoi capolavori dal braccio, proprio in quel momento.

Jack coglie il “pirlasegnale“, tira su la gambetta e arrotola il collant come solo Sophia Loren ha saputo fare. Dan ringrazia e finalmente il braccio respira. Tiz e Larry appendono il collant al chiodo.

“Naaaa!” fa il tizio luminoso accanto a me.
Kama, dal palco, fa comunella con “i luminosi” che gli prestano dei finti occhiali glow con cui finisce il concerto.
“I luminosi” approvano con ovazione.

 

Ale e gli scappati di casa scendono dal palco ridanciani…”Ahahah! Che ridere, hai visto che…”

“Ale. Guarda sul palco…”
“Cosa?”

E niente, dopo di loro c’è Elso. Sul palco, scritta gigante abbagliante e copricapo da lupo.

Tra il pubblico: “i luminosi” a frotte, passa Sokol Arkaxhiu vestito come un coniglio gigante, si intravede il cappellaio matto. Ma non ne sono certa.

Vicino al lago, un mangiafuoco.

“Ah.”
“Eh.”
“Tatuaggetti?”

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I Musici del tour – Storie di BoyBand

Chi mi sta accompagnando sui palchi?

Il Larry, batteria. Canadese a sua insaputa, considerate le camicie a scacchi e la postura erculea, è la novità di queste esibizioni.

“Sto cercando un batterista, hai voglia di provare?”.
Risposta: “Si, dimmi a che ora”.

Verace come la passata Cirio, solido come un parallelepipedo (che fino a prova contraria è un solido…), efficace come il sottovuoto per spegnere gli incendi.

Siori e siore (e suore): Il Larry!

Il secondo asso nella manica:
Daniele Marino, piano Wurlitzer.

La leggenda narra abbia composto per sbaglio la sua prima sinfonia cadendo dalle scale con un clavicembalo sulle spalle. Quello che so è che se butta la mano per sbaglio su uno strumento qualsiasi lo suona; ma bene.

Dan per noi e’ come un vassoio di crudités del caffè de Turin alla mensa dei poveri ehhhmm no no che dico… come un gay pride organizzato nella “casa del regno” dei testimoni di Geova… Ehhhmm no aspetta… come… Vabbe’ avete capito, no?

E’ fantasticamente bravo.

Il terzo musicista che vi presento è Stefano Kaldo Caldonazzo, percussioni.

Arrangiare “I veri padri non ci sono più” samba e “Sentirsi come Robert De Niro” salsa ci ha permesso di aprirci al mercato sudamericano e di avere grandi consensi tra le popolazioni pre-colombiane ai piedi del Machu Picchu.
Pare tra l’altro che qualcuno abbia avvistato artisti da strada suonare “Agua” in piazza Duomo con basi e flauti di Pan…

Il Kaldo porta sul palco quei suoni che vi fanno sculettare in mutande mentre aspettate che venga su il caffè, la domenica mattina

Tiziano Del Cotto: si occuperà di riprodurre fedelmente le frequenze gravi contenute nel disco con l’ausilio di uno strumento chiamato basso elettrico.

Lo ha conosciuto negli anni settanta, lui era un giovane sperduto nella giungla dei pensieri onanistici, l’altro uno strumento con un manico lunghissimo che ha permesso lui di sublimare gli istinti…

Dopo tanti anni sono ancora pappa e ciccia, come Sandra e Raimondo, come lo chef Toni e le lame Miracle Blade, come Harley e Davidson…
Io brindo alla coppia più bella del mondo!

Eccovi l’ultimo musico.
Giacomo Vaghi, chitarra elettrica e cori.

Il nostro Keanu Reeves dell’hinterland vi delizierà con strimpellamenti di chitarra dorata sbarluccicosa.
Vi avviso subito: va in ansia quando è in ritardo quindi per tranquillizzarlo, gli abbiamo concesso di suonare sempre l’accordo prima del nostro…
Tranquilli, dopo un po’ ci si abitua, il benessere prima di tutto!

Chitarrista dotato di una tecnica strabiliante appresa alla corte dei supremi guerrieri di Okuto talvolta trasforma il proprio strumento in una cornamusa distorta e comincia a ballare danze medievali al grido di ” Raoul l’unica cosa ke afferrerai nn sarà il cielo…. ma la stella della MORTEEEEE…..”.

Con lui al mio fianco non ho paura di nessuno!

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